Che tu sia in vacanza ad Alagna o a Gressoney, l’ospizio Sottile non deve mancare nella tua lista delle mete imprescindibili!
Collocato a 2480 metri sul colle di Valdobbia, confine tra Piemonte e Valle d’Aosta, è luogo ricco di fascino, storie e accoglienza dal 1823, anno in cui fu aperto.
La strada che percorrerai per raggiungere il rifugio è la Grande Strada d’Aosta, conosciuta anche come via Regia, che collegava il ducato di Milano con Aosta e i valichi del piccolo e gran San Bernardo.
Quando camminerai in questi luoghi silenziosi, se saprai ascoltare, può essere che tu possa cogliere i pensieri di chi ha calpestato quel sentiero prima di te, vite parallele alla tua, che non hai incrociate per pochi secoli, ma che ti sono passate accanto. A me capita di pensare alla coppia di sposi che morì al passo pochi giorni prima di Natale del 1820, persone di cui si sono persi nomi e storia ma che fecero sognare al canonico Sottile un ospizio in quel luogo, per proteggere i viandanti. Ci vogliono sempre dolori e sognatori per realizzare l’impossibile e fu così che Nicolao Sottile di Rossa fece costruire in 3 anni un rifugio sul colle e lo dotò di una rendita per pagar il custode, che vi risiedeva tutto l’anno; un autogrill d’altri tempi, su un’autostrada del passato.
La costruzione è molto fascinosa; austera e intima, è passata indenne attraverso i secoli. Ha camere accoglienti, una piccola chiesa, una saletta quieta e una sala da ballo. Ha conosciuto solitudine, grandi feste, racconti, canti, cene e confessioni; è così piena di vita che merita anche la tua di traccia.
La mia te la racconto: quando ero una bambina di 9 anni andai con mio nonno al Sottile; ai tempi era custode Marino Carmellino, suo coetaneo e amico. Era una giornata grigia e me ne stavo in cucina, seduta al tavolo guardando il fuoco lampeggiare da un buco della stufa economica. Un’ape, forse in cerca di caldo, cominciò a ronzarmi attorno. Infastidita, dissi al custode: signor Marino, c’è un’ape che mi ronza attorno, cosa faccio? Lui, che era persona oltremodo pacata, senza dire nulla, lentamente prese l’ape nel pugno e mi rispose: andiamo a portarla fuori.
Così siamo usciti in piazzetta, lui senza far scappare l’ape ha guardato dentro al pugno, ha poi guardato me e ha detto: non è una delle mie, bisogna rimandarla a Gressoney e l’ha liberata sulla valle del Lys. Devo aver sgranato gli occhi così tanto, che lui accarezzandomi la testa, ha riso.
Il modo migliore per godere dell’Ospizio Sottile è raggiungerlo dalla Valle Vogna, sul versante di Alagna dove il sentiero è più morbido e scendere a Gressoney dove il sentiero è più ripido ma sorprendente quando d’improvviso si affaccia sopra il paese e in lontananza vedi Castel Savoia.
Sia che tu sia in vacanza ad Alagna o a Gressoney prendi in considerazione di fare un giro ad anello. Se parti da Gressoney puoi usare gli impianti del Monterosaski per raggiungere Alagna, se parti da Alagna potrai dormire a La Trinitè e rientrare dal col d’Olen o Zube il giorno dopo
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Gps: 45°47'18''N - 7°51'56''E
Wgs: 45.788442 Lat. - 7.865804 Lon
Da Alagna (Val Vogna) Segnavia 1, Partenza: S. Antonio (1381 metri), dislivello: 1099 metri, tempo di percorrenza: 3 h circa, difficoltà: E
Da Gressoney Segnavia 11, Partenza: Gressoney S. Jean (1385 metri), dislivello: 1100 metri, tempo di percorrenza: 3 h circa, difficoltà: E
Da Gressoney Saint Jean a pochi passi dal sentiero c’è la fermata della navetta per gli impianti di Staffal con passaggi orari.
Da Alagna c’è un servizio navetta per la Valle Vogna a chiamata, attivo nel mese di agosto