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“Andare in montagna è tornare è ritrovare il contatto con la terra, un istinto primordiale che ti riconnette alle origini della vita."
Andrea Degasparis, Guida alpina

"L'alpinismo è meraviglioso, sicuramente lo è. Come tutte le cose inutili. Nessuno ti costringe a farlo, ma tu ci vai, e ciò che trovi in vetta è emozione".
Ioris Turini, Guida Alpina

5 motivi per cui dovresti smettere di scrollare il cellulare e cominciare a fare alpinismo

Salire le montagne cura il tuo corpo
Iniziare a fare alpinismo richiede forza, flessibilità e resistenza ma vedrai il tuo corpo trasformato con equilibrio e armonia. Tono muscolare, resistenza cardiovascolare, coordinazione ed equilibrio in breve saranno al meglio. 

Lo sforzo accarezza la tua mente
Concentrazione, risoluzione dei problemi e determinazione sono caratteristiche necessarie a chi sceglie di praticare l'alpinismo. Esercitarsi nell'arte di mettersi alla prova nonostante la fatica è una carezza per il benessere della tua mente, che si allena non solo alla riuscita, ma a sfidare le tue potenzialità.

La determinazione alimenta il tuo cuore
L’inesplorato e l’oltre, lontano da consuetudini, vita quotidiana, città e rumore ti fanno sentire vivo. Quando insegui con determinazione questo obiettivo, l’amore che ne ricevi da te stesso scalderà il tuo cuore con prospettive nuove ed empatia per il prossimo.

Il silenzio ti rischiara i dubbi
Camminare in silenzio nella natura schiarisce i pensieri. Ti mostra la giusta prospettiva per valutare i limiti dell’io, ponendoti di fronte la vastità del creato.

L’alpinismo insegna la paura
In montagna, è normale provare paura, ma è essenziale non lasciarla trasformarsi in panico. La paura porta con sé un'intensità, che accresce la concentrazione e l'adrenalina, ed è proprio questa intensità che arricchisce l'esperienza. È fondamentale gestire la paura in modo che non diventi paralizzante. Così, affrontandola, potrai gustare appieno ogni momento e alla fine proverai la grande soddisfazione di averla superata.

Come muovere i primi passi sul monte Rosa (e dintorni)

I nostri suggerimenti per iniziare sono semplici: segui attentamente e consapevolmente ogni azione. Ogni attività richiede una certa dose di abilità, ma con l'alpinismo la precisione è essenziale. Devi essere attento a ogni dettaglio: dall'equipaggiamento alla previsione meteorologica, dai tempi previsti per la salita affinché ti consentano di avere il tempo per rientrare, allo studio approfondito dell'ambiente in cui ti muovi. Presta particolare attenzione ad ogni passo, perché nella montagna, la sicurezza viene prima di tutto.

Quali sono le salite più adatta per iniziare a fare alpinismo sul monte Rosa


Ti piacerebbe unirti alle guide del Monte Rosa per un allenamento che non solo ti prepari fisicamente, ma ti consenta anche di adottare uno stile di vita attivo e gratificante?


Scrivici! discuteremo insieme dei dettagli dell'allenamento e dei percorsi previsti. Ci piacerebbe darti tutte le informazioni necessarie per consentirti di prepararti al meglio e partecipare con tutta l'energia e la dedizione che un'esperienza così arricchente merita.

Informati sempre sulle condizioni e guarda le webcam

Prepara con attenzione la tua attrezzatura ma senza eccessi

La scelta dell'attrezzatura giusta dipende dalla salita che hai scelto, dalle condizioni meteorologiche e dalle temperature previste. Per prepararti al meglio, devi considerare le tue abitudini e le tue esigenze personali. Se sei una persona che soffre il freddo, è importante concentrarsi sulla parte superiore del corpo per mantenere il calore. D'altra parte, se le tue gambe tendono a surriscaldarsi, assicurati di indossare abiti leggeri e traspiranti nella parte inferiore. La testa è un punto critico per la dispersione del calore corporeo. Se tendi a soffrire il freddo, assicurati di coprirla adeguatamente. Se non sopporti di avere le tempie scoperte o se le orecchie sono particolarmente sensibili al freddo, proteggile con un cappello o con un copri orecchie.

Quando prepari lo zaino, assicurati di portare con te solo le cose essenziali, evitando di eccedere. Valuta attentamente se gli oggetti che hai scelto sono veramente necessari. Ridurre il peso sulle spalle renderà le tue salite meno faticose. In sintesi, personalizza la tua attrezzatura in base alle tue esigenze specifiche per garantire il massimo comfort e sicurezza durante l'escursione.

Attrezzatura tecnica e non

Riflettendo sulle considerazioni fatte, prendi in considerazione i seguenti consigli:

Allenati, allenati allenati

L'approccio all'alta montagna deve essere graduale. Allenarsi è importante ma senza strafare; va bene allenarsi progressivamente, iniziando con salite su dislivelli più modesti e aumentando gradualmente l'altitudine. Impostare obiettivi realistici e fattibili è fondamentale, ma soprattutto devi trovare gioia nell'attività.

Dedicarsi all'alpinismo deve essere una fonte di gioia, non un ennesimo impegno stressante. Mantieni la tua mente libera e aperta per goderti le emozioni che il percorso ti offre. Tuttavia, è importante affrontare questa sfida con cautela. Come dice Andrea Tamilla, guida del Monte Rosa, "l'alpinismo è una sfida con se stessi. Così come Ulisse fu incantato dalle sirene, anche l'alpinista è attratto dal fascino della montagna e non può evitarlo, ma è fondamentale essere consapevoli dell'importanza del ritorno alla vita quotidiana.

Se non ti senti pronto per affrontare l'alta montagna da solo, considera di iniziare il tuo viaggio con l'aiuto delle guide del Monte Rosa. Questi professionisti possono accompagnarti durante l'allenamento e offrirti corsi introduttivi specifici per prepararti al meglio.

Con l'avvicinarsi dell'estate, senti il richiamo delle montagne e l'attrazione intrinseca dell'alpinismo

Sei pronto/a a metterti alla prova e ad esplorare il mondo dal vertice più alto?

Se vuoi approfondire leggi qui: 5 errori che le guide alpine non fanno


Hai deciso che sarà l’estate 2024 il timing perfetto per realizzare il tuo sogno di diventare un alpinista?

Leggi i nostri consigli di allenamento per raggiungere l’obiettivo capanna Margherita


I fatti che non devi trascurare:

Guarda qui i nostri consigli su attrezzatura, abbigliamento e mal di montagna

Copiati la check list di tutto ciò che non deve mancare:

  • - 5 strati per la parte superiore del corpo (maglia termica, maglia di ricambio, pile, pile più pesante, piumino, guscio antivento)
    - 2 paia di guanti (uno leggero e uno da sci)
    - pantaloni da alpinismo antivento
    - calzamaglia
    - ghette e scarponi da alpinismo
    - due paia di calze da sci
    - cappello che copra bene le orecchie
  • - occhiali da sole con buona protezione solare (protezione 3 o 4)
    - crema solare e protezione per le labbra
    - piccozza, ramponi e imbragatura
    - lampada frontale
    - sacco lenzuolo
    - borraccia/thermos da 1 litro
    - bastoncini telescopici
    - casco (facoltativo)


Fai molta attenzione agli scarponi che userai

Gli scarponi da montagna devono essere caldi, alti alla caviglia e impermeabili. Non vanno bene gli scarponcini da trekking.
Gli scarponi si possono noleggiare. Così avrai la garanzia di avere scarpe adatte con un prezzo ridotto
ad Alagna puoi noleggiare gli scarponi al Base Camp alla partenza degli impianti

Allenamento

Prima della salita ti consigliamo di fare delle escursioni in montagna con circa 1000 metri di dislivello. Fare un dislivello di 1000 metri in 3 ore è un buon punto di partenza per una salita in quota di successo.
Le guide del monte Rosa si allenano insieme tutta la primavera perché allenarsi in compagnia è più motivante e divertente. Alla fine di ogni giornata, con il loro coaching avrai l’opportunità di valutare i tuoi progressi e di ricevere consigli personalizzati su come migliorare la tua preparazione.

Preparazione

Sei allenato ma non ti senti preparato ad usare ramponi e ti preoccupa la progressione in cordata?

Le guide del monte Rosa propongo un corso di tre giorni per iniziare ad esplorare il Monte Rosa con una prospettiva consapevole. Ti insegneranno a prendere confidenza con la quota, imparare ad usare i ramponi, muoversi sul ghiacciaio per raggiungere poi insieme la Capanna Margherita dopo un percorso di coaching che ti farà diventare un alpinista.
Se ti manca l’esperienza il coaching delle guide del monte Rosa è la palestra ideale per arrivare in vetta.

La gita alla Capanna Margherita è una sfida con se stessi, una prova di resilienza, un desiderio da appagare,  un viaggio nella propria storia personale e soprattutto un'irrazionale e incontenibile avventura in un confronto diretto tra emozioni e sorpresa.
E' una salita in alta montagna, che si può programmare e organizzare ma è necessario mettere in conto che bisogna assecondare gli umori del vento, della neve, della quota  e talvolta diventa necessario sapervi rinunciare. E' un viaggio che inizia quando cominci a desiderarlo e non termina più. Approfondisci con i nostri consigli e i prezzi per la salita alla Capanna Margherita.

Salire alla Capanna Margherita è difficile?

La gita non comporta difficoltà tecniche particolari. Non ci sono punti esposti e rocce da superare; si tratta di un lungo percorso su ghiacciaio da affrontare in cordata, perché attraversa ampie aree dove sono presenti numerosi crepacci. Le guide accompagnano con perizia ma l’ambiente è impressionante e camminare tra le spaccature della neve richiede adattabilità alle situazioni.

Quando si può fare la salita?

La salita si effettua da inizio giugno a metà settembre.  Con il cambiamento climatico in atto le possibilità di trovare un terreno ottimale a giugno rispetto a luglio sono maggiori. Da agosto, il calo delle temperature e le possibili nevicate rendono la salita spesso più agevole.

Chi sale alla Capanna Margherita soffre di mal di montagna?

Salire alla capanna non è di per sé certezza di mal di montagna, ma può essere probabile  anche se in forma modesta o moderata. La vera causa per cui non stiamo bene quando dormiamo ai rifugi Mantova e Gnifetti non è tanto la quota ( circa 3.600 metri sul livello del mare ), ma la capacità e la velocità  fisiologica del nostro corpo  di adattarsi alle condizioni di pressione e quantità d'ossigeno

Per raggiungere l’obiettivo facciamo in auto e poi con gli impianti un salto di 3000 metri in pochissime ore e il nostro corpo fa fatica ad adattarsi. Rallentare è meglio. E’ la fretta della nostra epoca la vera causa dei nostri mali.
Più lento è il percorso, più l'acclimatazione è garantita e anche il successo della gita perché ridurre i tempi di percorrenza, significa avere la possibilità di avere un passo più lento. Fermarsi un giorno a 1200/1600 metri può essere d’aiuto.

Ho solo 2 giorni da dedicare alla salita: posso farla comunque?

La salita in 2 giorni è la scelta più comune e viene chiamata Margherita classica. Per raggiungere la capanna è necessario avere come obiettivo massimo 5 ore di salita  più 2.30/3.00 ore poiché le cordate devono giungere alla meta in tempo utile affinché il rientro non avvenga con temperature troppo elevate affinché le condizioni del ghiacciaio siano ottimali.

Le cordate sono composte da quante persone?

Il numero massimo consentito per un’ascesa alla capanna Margherita è di massimo 5 alpinisti per Guida Alpina. Le cordate con numeri superiori non sono consentite e i professionisti che accompagnano più di 5 persone sono perseguibili.

Quale attrezzatura è indispensabile per una salita alla Capanna Margherita?

Serve abbigliamento da montagna a strati, per proteggersi a temperature che possono scendere anche -20. L’abbigliamento deve essere caldo, comodo e che si possa aggiungere o togliere in funzione delle temperature. Sono indispensabili scarponi impermeabili, caldi e alti alla caviglia. L’attrezzatura tecnica indispensabile è composta da ramponi, imbragatura, bastoni telescopici, uno zaino da 30 litri e piccozza quando richiesta dalla guida che ti accompagna.

La salita si può fare solo con gruppi privati o ci sono gite di collettive o di gruppo?

La salita con un gruppo di amici affiatati è ideale perché sotto sforzo non sempre è facile trovare accordo con il ritmo di compagni di cordata, che possono avere livelli di preparazione diversa.
Per abbattere i costi della salita è tuttavia possibile partecipare ad una salita di gruppo, chiamata anche collettiva. Chi partecipa ad un gruppo collettivo deve essere consapevole che una cordata è un gruppo non omogeneo di persone (max 5) che dipendono le une dalle altre e pertanto è necessario adattarsi al ritmo del più debole. In caso di necessità, se uno dei partecipanti si sente male, la guida può valutare a suo insindacabile giudizio, il rientro a valle di tutto il gruppo.

Posso andare senza una guida alpina?

Si, se  hai esperienza e se hai un compagno di cordata con cui condividi le nozioni fondamentali del comportamento e della condotta di una cordata su ghiacciaio . La salita alla capanna Margherita è considerato uno dei 4000 più facili, ma è comunque un’ascensione su ghiacciaio che arriva a 4554 metri; necessita di competenza alpinistica e conoscenza della montagna  per essere affrontata in sicurezza. Le guide alpine sono professionisti preparati, che conoscono le tecniche per muoversi su ghiacciaio, sanno valutare le condizioni climatiche e l’evolversi delle temperature e sanno misurare la stabilità del manto nevoso oltre che gestire le difficoltà psicologiche delle persone sotto stress da

fatica.

Prezzi per la capanna Margherita

Prezzi per la Capanna Margherita

Gita privata con 1 partecipante1050€
Gita privata con 2 partecipanti610€
Gita privata con 3 partecipanti470€
Gita privata con 4 partecipanti390€
Gita privata con 5 partecipanti350€
prezzi per una gita con mezza pensione in rifugio, impianti, guida UIAGM e spese della guida inclusi

Approfondisci i nostri programmi per salire ai 4554 m della punta Gnifetti dove svetta la capanna Margherita
- Capanna Margherita in 2 giorni 
- Capanna Margherita in 3 giorni
- Capanna Margherita a piedi da Alagna o Gressoney

Con le guide del Monte Rosa trovi la via per emozionarti sul balcone più alto d'Europa, dove lo sguardo spazia tra cime infinite, affidando la tua sicurezza a un professionista e i tuoi desideri alla passione di chi è nato tra queste montagne

After ski e aperitivo ad Alagna; il vademecum

Partiamo dalle basi: l’after ski ad Alagna non è quello di Milano; niente apericena! Dovrai ancora affrontare il tuo pasto serale e non puoi farti cogliere affaticato. Alagna è terra Walser, il nostro mondo ruota attorno a formaggi e salumi del territorio, DeCo e di filiera a km0; tutto buonissimo ma se esageri ti toccherà metterti a dieta al tuo rientro. In nostro consiglio è: bevi bene e tieni posto per la cena. I migliori vini rossi dell'alto Piemonte ad Alagna li trovi.

After ski e aperitivo: dove farlo?

Se al tuo aperitivo vuoi dare un taglio Walser, chiama Zam Tachi e fatti preparare da Ely il mega tagliere con prodotti deco e patate fritte di Otro (solo su prenotazione). Un tagliere così si gusta con i migliori vini rossi; prova il Ghemme Torraccia del Piantavigna, vino elegante e complesso, riconosciuto negli anni per la sua ricchezza, la struttura e gli aromi. Se preferisci lo speziato provalo invece con un Orbello, Coste della Sesia delle Tenute Sella -un mix di uve Barbera, Nebbiolo e Vespolina, color rubino luminoso alla vista e fresco e croccante al palato!
La location è molto suggestiva e garantisce un aperitivo lontano dal caos. Appoggiato sui prati al di là del Sesia, Zam Tachi è il locale ideale se porti i bambini con te.

Al bar Mario nella romantica piazzetta di Riva, l’aperitivo si fa a mezzogiorno, baciati dal sole che filtra dalla Valle Vogna, con vista impagabile sul Monte Rosa. Se sei appassionato di cocktails non cercare oltre, questo è il bar giusto! Da Mario il gin tonic non è mai ordinario e puoi scegliere tra 60 tipi di gin diversi! Il Negroni è fatto a regola d’arte; se hai un cocktail in testa, Mario te lo prepara esattamente come lo stavi pensando e se ti sei svegliato con un “Carrie Bradshaw mood” puoi sempre ordinare un Cosmopolitan.

L’aperitivo romantico si fa a Montagna di Luce, nella frazione di Pedemonte; per il bellissimo dehor con vista sulle frazioni alte di Alagna, per l’ambiente curato ma rustico e intimo. Giona Barinotti, sommelier di famiglia, ci ha suggeriti in confidenza, che secondo lui il miglior vino da aperitivo con le miacce (il piatto tipico da aperitoi di Alagna) è il Barbera. Nel suo ristorante trovi il Bricco dell’Uccellone di Braida, senza dubbio il mio preferito: colore rosso rubino molto intenso, profumo ricco, complesso, di notevole concentrazione, morbidezza e gran classe. Silvia, la padrona di casa suggerisce invece il Cipressi Nizza di Michele Chiarlo, più morbido, rotondo e fruttato, con sentori di frutta rossa, ciliegia matura, lampone e note dolci di tabacco

L’An Bacher Wi (un bicchiere di vino, in tedesco Walser), storico locale del centro, è il pub di culto per chi cerca classe, musica soft e sperimentazione. La lista dei cocktails è studiatissima: Tulum, Daiquiri, bosco magico, Wild River e Love Supreme sono i top five della casa. Ma il nostro preferito è l’Alagna Collins (no, non sono uno spoiler, non do spiegazioni, vai al Bacher Wi e fammi sapere). La lista dei vini del locale fa il giro d’Italia ma qui l’aperitivo si fa con il Gattinara Pietro di Paride Iaretti, il Gattinara Molsino Conterno di Nervi e il Barbaresco Gaja, perché come dice Nietzsche “la perdita dello spirito dionisiaco è all’origine della decadenza del mondo occidentale”, e al Bacher Wi, nel prenderne atto, suggeriscono di farlo con stile.

Alla Chäisscheri l’ambiente è giovane e le ragazze bellissime. In questo locale si beve lo spritz. Abbiamo chiesto a Nancy, la proprietaria, perché. Ci ha risposto: piace a me, piace alle mie ragazze… e a tutti i nostri clienti! Qui l’aperitivo inizia alle 16 con i primi rientri dallo sci. Il posto perfetto dove fermarsi dopo l’ultima discesa se hai scarponi ai piedi, sete infinita e voglia di scaldarti dopo una giornata sulla neve. Se lo spritz non è di tuo gusto opta per un Gattinara Travaglini, vai sul sicuro!

Il pub del momento è la Miacceria. Paolo ed Elodie sono cortesi e sorridenti, tanto attenti alla qualità, che sanno sorprendere con una lista super completa di birre Zam Steg, whiskey, gin e rum di livello. Stuzzicherai con un piattino curatissimo di miacce di Alagna alla toma e saleggia (timo selvatico raccolto negli alpeggi sopra i 1600 m), focaccia e salumi.
In miacceria l’ambiente è solare e la musica è light; dietro al bancone sanno stupirti un weekend dopo l’altro.

Ma se è il vino che stuzzica i tuoi pensieri e non sai scegliere abbiamo chiesto consiglio per te a Daniele Baglione vice sindaco di Gattinara per capire di più dei migliori vini rossi del territorio. Leggi cosa ci ha detto

L’Alto Piemonte racchiude, in un piccolo spazio, come uno scrigno prezioso, tante piccole, grandissime e differenti realtà, un patrimonio straordinario di civiltà. In un territorio, tutto sommato poco esteso, dove il Supervulcano prima e le glaciazioni poi hanno modellato queste terre determinando un’evoluzione geomorfologica diversificata e complessa, che ha contribuito a costituire la straordinaria unicità del terroir dell’Alto Piemonte.

Il deposito lasciato dai ghiacci e il dilavamento alluvionale del Monte Rosa, hanno formato le dolci colline moreniche tra le Prealpi e la pianura.

Sulle colline dell’Alto Piemonte, la coltivazione della vite ha origini remote, come testimoniano i rinvenimenti di vinaccioli addirittura in epoca preistorica e successivamente in epoca romana. Il ricco materiale archeologico rinvenuto testimonia come qui si stanziarono popolazioni primitive, alle quali subentrarono via via i Galli, i Romani e i Longobardi.

La coltivazione della vite fu una costante dell’Alto Piemonte, dove, dall’epoca romana al periodo tardo-antico fino al pieno medioevo, crebbero vigneti anche grazie alle favorevoli condizioni climatiche e pedologiche. Con alti e bassi, la viticoltura in queste terre non s’interruppe mai.

Ecco, in questa porzione di territorio, dove all’inizio del secolo scorso vi era una superficie vitata non meno estesa e non meno importante delle Langhe, si sono sviluppate numerose realtà di grande rilievo, dove l’elemento unificante è però senza dubbio il vino.

Nell’Alto Piemonte troviamo una varietà di suoli che conferiscono ai vini, a seconda della zona di produzione, caratteristiche uniche e particolari. Possiamo, in tal senso, in modo un po’ poetico, suddividere i vini di questo straordinario territorio in quattro categorie: i vini figli del fuoco (Gattinara, Boca, Bramaterra e Coste della Sesia), i vini nati dal mare (Lessona, Bramaterra e Coste della Sesia), i vini emersi dalle acque (Ghemme, Sizzano, Fara e Colline Novaresi), i vini plasmati dal ghiacciaio (Valli Ossolane, Colline Novaresi).

Le colline costituiscono il tratto caratteristico di queste terre e sono anche l’ambiente che presenta la maggior varietà paesaggistica, dalla cui sommità si aprono panorami mozzafiato sulla pianura, sui monti e sul massiccio del Monte Rosa.

I vini dell’Alto Piemonte sono i prestigiosi DOCG: Gattinara e Ghemme e i DOC: Lessona, Boca, Bramaterra, Fara, Sizzano, Valli Ossolane, Colline Novaresi e Coste della Sesia; vini che ben si prestano all’invecchiamento. Ma ci sono anche interessanti “novità” per queste zone: vini giovani, vini bianchi, rosati e spumanti, nonché interessanti varietà riscoperte, come la Vespolina e la Bonarda. Il vitigno Nebbiolo è comunque il re incontrastato, dall’uva Nebbiolo si ricavano vini di grande struttura e longevità.

Assaggiando i vini dell’Alto Piemonte è possibile comprenderne la complessità ed apprezzarne la variegata ricchezza, fatta di vini sontuosi e intriganti, minerali e potenti, rotondi ed eleganti. Un ottimo abbinamento con questi vini sono i piatti della tradizione del Nord Piemonte.

Conosci Gattinara

Vacanze sulla Neve, pensieri sull'inverno in arrivo nel Monterosa Ski

Alagna

Cosa fare e cosa vedere ad Alagna Valsesia Monte Rosa

720 abitanti, 2000 posti letto, 7 ristoranti, 6 bar, 2 tabaccai, 1 edicola, 3 negozi di alimentari, 3 di articoli sportivi, 2 di abbigliamento, 2 noleggi, una merceria e una latteria.

Alagna è un paese piccolissimo ed è per questo che ti piacerà!

Monterosa impianti sci 2018 19

 

il Monte Rosa


Oltre 180 i km di piste del Monterosaski, 4554 metri della capanna Margherita,  3 le valli del comprensorio (Valsesia, Valle di Gressoney e Val d’Ayas), 900 anni intrecciati con la storia Walser, 21 cime sopra i 4000 metri.

Il Monte Rosa è un gigante ed è per questo che ti piacerà!

 

 

Consigli e racconti per conoscere Alagna e viverla davvero

Dove alloggiare

Tutto chiaro su come scegliere la tua location del cuore?
Ora rilassati e leggi questa storia, ti aiuterà ad organizzare la tua settimana bianca

Ad Alagna il tempo è lento, qualche volta ovattato, scandito dalle abitudini e dalle temperature. Quando fa caldo, verso le 10 esce in passeggiata don Carlo, parroco alpinista, che ha la Capanna Margherita nel cuore: è arrivato lassù ben 300 volte. Non lo confondere con Lorenzo, il diacono, che a dispetto della lunga tonaca nera, è goliardico e gentile!
Con il bello e con il brutto, l’ufficio turistico è sempre presidiato da Sonia e Giulia. Sonia conosce Alagna come le sue tasche, perché la sua famiglia è walser da generazioni; per lei Alagna non ha segreti. Ma se vuoi un punto di vista frizzante e giovane devi ascoltare Giulia, che è discendente diretta del teologo Farinetti, che nel 1842 salì con Giovanni Gnifetti la Signal Kuppe. Fatti raccontare da lei la sua storia!
In Chäisscheri quando è appena nevicato non c’è tempo per chiacchiere. Alla partenza degli impianti, Nancy e le ragazze del locale più cool di Alagna, devono scattare per accontentare gli sciatori pronti per la polvere. Ma non le troverai stressate. Io bevo da loro il primo il caffè della giornata, perché sorridono sempre.
Davanti alle biglietterie stazionano le guide del Monte Rosa: Andrea Degasparis (il Dega), walser con la testa dura, che sa farti sciare con poesia, il Tami (Andrea Tamilla), sempre allegro e frizzante, Sergio Gabbio, il mito di molti rider, lo Sbarde, narratore di storia di caccia e di eliski. Non sto a farti l’elenco di tutte le guide, ma imparerai a conoscerle, se il freeride è ciò che ti ha portato ad Alagna.

Ad Alagna il tempo è lento, qualche volta un po’ troppo, ma è il tempo di un paese di montagna, dove tutti sono parte di tutto.

Quest’anno hai scelto le vacanze sulla neve. Cosa ti propone Alagna?

Alagna e il Monte Rosa, un legame che attraversa il tempo

vacanze sulla neve

Il paese piccolissimo e la montagna gigante convivono da secoli: Alagna è più indisciplinata, il monte Rosa più paziente; Alagna si abbraccia alla montagna e il monte Rosa la protegge, talvolta la corteggia, altre la sprona, molto spesso la incalza. E gli alagnesi sono riconoscenti; nella montagna si identificano e riconoscono il proprio destino.

Nelle case più antiche di Alagna c’è una piccola finestra, che guarda in direzione del Monte Rosa, che si apre solo quando muore qualcuno, per liberarne l’anima sui ghiacciai eterni; è la finestra dell’anima, che indica quale sia la strada giusta.

(abbiamo stressato le guide del Monte Rosa per capirne di più : come, dove e quando si può praticare lo steep skiing o sci ripido sul monte Rosa)

Steep skiing o sci ripido: la definizione

Steep skiing sci ripido è l'estrema espressione dello sci fuoripista, che si pratica su pendii sopra i 40°.
Muovendo da questo concetto ci siamo posti una domanda: quando una discesa ripida si definisce estrema?
Se è un dato di fatto che la discesa oltre i 40° si definisce ripida poiché si può misurare, il concetto di estremo implica valutazioni differenti. Perché è il piacere, che ciascuno ne trae, che definisce l’estremo; oltre un dato limite, individuale, il piacere si estingue e diventa altro.

Pertanto siamo giunti alla conclusione, che sia necessario innanzitutto per ciascuno di noi indagare il proprio limite, superato il quale, il piacere perde il suo significato. E in questo non possiamo essere d’aiuto; qui servono confronto con compagni d’avventura, amori, amanti, maesti ma soprattutto un appassionato contradditorio con noi stessi!

Linee di ripido tra Alagna e Gressoney ne trovi tante

dalle classiche di culto ai bigioux nascosti, bazzicati da chi ha fiuto ed esperienza.

Abbiamo pensato di farti un elenco commentato, con focus su quello che noi riteniamo un possibile punto di rottura tra estremo ed eccesso, che sarai tu a dover valutare. Le guide del Monte Rosa ci hanno dato il loro punto di vista sulle discese più belle, lasciando a te il compito di confrontarti con i tuoi limiti, per avventurarti nel campo dell’incertezza, seducente tentazione dell’assenza di ogni ordine.

Non dimenticare mai che non ci sono certezze nello sci ripido, solo variabili poco costanti: alcune più certe come la morfologia del terreno e molte mutevoli come la qualità della neve, le condizioni metereologiche e lo stato psicofisico dello sciatore

A noi piace pensare che lo sciatore del ripido è chi sa corteggiare le discese, aspettando con pazienza il momento giusto, minimizzando la frenesia del risultato, con il sottile piacere dell’attesa, in un confronto constante con se stesso.

Le Classiche

Il Gran Couloir Stolemberg
Bellissimo canale con tratti in pendenza attorno ai 40° si percorre solo con neve assestata, particolarmente esposto alle valanghe. Una ventina di curve (le prime con “accenno” di salto) conducono ai piacevolissimi pendii a 35 gradi continui. L’ ingresso cool per la Balma.

Il Dente Bors
E’ il preferito dei nostalgici della vecchia funivia di Indren, poiché la si percorre da terra a ritroso in quello che era il suo tratto più suggestivo. Corto ma intenso, con un tratto di canale svasato con qualche curva a 40 gradi, scende dei piani della Balma e richiede abitudine ai terreni ripidi. Un breve viaggio nel passato che non si affronta nelle ore calde!

Il Rettilineo
E' il primo canale per mettersi in gioco sul fuoripista ripido vicino agli impianti, che dà accesso al mitico vallone della Balma, “Mecca” del freeride. Ad un accesso non semplice sui 45 gradi con rocce affioranti, seguono ampi pendii che permettono di smaltire l’adrenalina accumulata nelle poche curve saltate dell’ingresso.

L'Obliquo
Di facile individuazione ma…difficile da trovare intonso! Come il rettilineo richiede un buon innevamento ed ottime capacità sciistiche. Pendenza a 45 gradi nella prima parte, poi più semplice.
La giusta quota di adrenalina per il freerider che vuole raggiungere velocemente gli amici più prudenti che percorrono la “facile” Balma classica.

Le Miniere
Canale laterale al Vallone della Balma. L’ inclinazione mai eccessiva (35°) e l’ampiezza del canale rendono questa discesa ripida di ampio respiro, a patto che la neve sia ben assestata. A volte può essere un po’ ghiacciato. Richiesto “buon filo” agli attrezzi. Il nome richiama la presenza di assaggi minerari sui lati del canale. Minatori e sciatori si confondono in una manciata di secoli sulla Balma.

La Malfatta
Una calata 40 m negli stretti e ripidi 45°del canale d’ ingresso  apre le porte a pendii omogeni tra 25 e i 30 ° per più di 1000 metri di dislivello. Il brano che ascolteresti mille volte!

Jakkete/Giachetti/ Jschechette
Un nome particolarmente difficile che crea confusioni. Il toponimo giusto è D’Ize-chetti (alla catena di ferro). Stretto e ripido canale (45°) in ingesso; si allarga progressivamente e sfocia nel vallone d’Olen. Il primo flirt con il ripido. Perfetto per verificare le capacità attitudinali degli sciatori fuoripista provetti che desiderano cimentarsi con il ripido.

I Bijoux

La Vittoria
Il must delle discese ripide invernali del Monte Rosa. L’ ingresso attraverso la cornice di neve, le prime curve a 60° e un traverso molto esposto sono le torri a difesa del pendio di Punta Vittoria, dove la neve polverosa e i 40° d’inclinazione si fondono e regalano allo sciatore del ripido momenti fuori dal comune.

Ds Likke Schloss
Piccolo castello in tedesco Walser, canale sinuoso, incassato tra le bastionate meridionali di Punta Vittoria. Ingresso a 50° e  800m di curve saltate a 45° tra strettoie e balzi. Perfetta conoscenza del luogo, controllo totale degli sci e capacità di intuire le condizioni ottimali della neve sono caratteristiche necessarie per chi ambisce ad entrare nel Piccolo Castello

Il Berni
Ampi e dolci pendii sono il preludio di questo ripido e severo pendio a 45°, in ambiente isolato e selvaggio. La difficile individuazione dell’ingresso e l’esposizione al sole ne fanno una discesa corteggiabile solo da sciatori con esperienza e idee chiare. Grandiosa discesa sotto il ghiacciaio del Lys, DI FRONTE a…dove sciano tutti! 🙂 La ciliegina sulla torta tra le discese di Gressoney.

Non ti buttare a caso, se non conosci e non sei convinto! La prima volta che fai sci ripido sul monte Rosa, scia con una guida alpina local!  Società guide Gressoney - Corpo Guide Alagna - Società guide Champoluc. Lo sci ripido va affrontato con le corrette competenze e le guide del Monte rosa sanno insegnartele!

Le guide del Monte Rosa non ti accompagnano a fare sci ripido, ti insegnano come fare e ti trasmetttono le competenze necessarie!

Scrivici per info e consigli!

Walser Green Paradise: una casa con un peristilio di travi attorno è il tempio dell’uomo?

La fretta, la confusione e l’ansia sono il denominatore comune di questo periodo storico ma possiamo scegliere di cambiare e cercare un equilibrio nuovo in un paese di montagna con ritmi lenti? Ad Alagna ci lasciamo condurre dalla tradizione Walser, che ha saputo attraversare 1000 anni di storia in equilibrio tra natura, antropizzazione e cambiamenti climatici ovvero il nostro walser green paradise.

Alloggia in una baita Walser

L’albergo Montagna di Luce è una baita ristrutturata, con camere intime e accoglienti e una sala colazioni fantastica; la baita Bonda è una casa del 1600 a pochi passi dagli impianti, che ti assicura l’intimità di un'appartamento indipendente e una vista pazzesca; il residence Mirtillo Blu è il posto ideale per le famiglie: una struttura moderna in un villaggio Walser ricostruito, che assicura una vacanza serena in un ambiente armonico.
Una casa di legno con il fascino del passato e il comfort moderno è la soluzione perfetta per riconnetterti con il tuo equilibrio!

Conosci i prodotti Deco, genuini per davvero

Alagna marchia i formaggi e i salumi prodotti sul territorio comunale con l’acronimo Deco (denominazione di origine comunale). Cosa ti garantisce un prodotto marchiato Deco? sono prodotti di animali allevati nei pascoli di Alagna, riconoscono il valore di uno sviluppo sostenibile, hanno controlli rigorosi, contribuiscono alla gestione del territorio. Il nostro consiglio? Chiedi i prodotti Deco nei ristoranti Zam Tachi, Montagna di Luce e alla trattoria Fum Diss dell'agriturismo Biancaneve! Non vediamo l’ora di conoscere la tua opinione

Visita le nostre fattorie e fai la spesa in latteria

Da ottobre a marzo le mucche sono nelle loro stalle. E’ il momento giusto per fare una passeggiata con visita in stalla e conoscere gli animali. La fattoria Muretto propone di adottare una mucca; noi ti suggeriamo di andarli a trovare, passeggiando per le frazioni alte di Alagna, e scoprire come questa famiglia ha saputo far crescere un’attività antica con innovazione e amore. La cascina Felice è la mecca del km 0: Fabio Diego e Mirco producono tome, ricotte, burro, yogurt e primo sale. Una passeggiata lungo il bellissimo sentiero di Shenine (che in tedesco walser significa "ai luoghi belli") è l’occasione giusta per incontrarli e fare una sosta nel loro punto vendita. In centro Alagna trovi invece il la Latteria, il punto vendita della fattoria Muretto, dove genuino e buono sono le parole d’ordine. Un consiglio? Prova lo Zigru, il formaggio acido condito, tipico dei Walser. E’ un sapore diverso ma di certo sorprendente.

Passeggia fino al museo Walser e goditi lo spettacolo di Pedemonte

Da Alagna centro a Pedemonte ci sono circa 900 m; una passeggiata, per raggiungere la frazione di Alagna più conosciuta e fotografata. Pedemonte piace a tutti: sarà per le case Walser intatte, i prati, che la circondano e la monumentale fontana che zampilla al centro della piazzetta da 600 anni, ma anche per il museo Walser, che racconta la storia di una vita semplice ma in armonia con la natura. Il museo è aperto il 7 e 8 dicembre, dal 26 dicembre al 6 gennaio e tutti i giovedì dalle 10 alle 12.30

Vai a Gressoney con gli impianti e conosci i nostri cugini

Alagna e Gressoney sono cugini primi! Anche se ci dividono in 200 km di auto, in linea d’aria i km sono solo 13. La valle del Lys e la Valsesia sono unite dal col d’Olen e dal Passo di Zube, ed è da questi passi, che 900 anni fa i Walser di Gressoney hanno svalicato per colonizzare Alagna. Oggi muoversi tra i due comuni Walser è semplicissimo: con gli impianti del Monterosaski in poco più di un’ora ci si sposta da una all’altra comunità. Noi ti consigliamo di non perderti una giornata a Gressony e toccare con mano affinità e differenze tra i nostri paesi. Come fare? Prendi la funivia per il passo dei Salati, scendi a Staffal e con la navetta in 5 minuti raggiungi Gressoney. La piazza del paese, con la bella chiesa della S.S. Trinità e il piccolo cimitero, l’ecomuseo Walser e la sede delle Guide del Monte Rosa è uno spettacolo.
Vuoi un consiglio su dove fare una sosta? Il Castore&Polluce lounge bar & wine restaurant e il ristorante Wongade, a noi fanno impazzire! Se deciderai di restare a Gressoney per la notte, al Wongade, baita walser originale del 1600, trovi camere davvero fascinose e se sei un cultore della tradizione, chiedi della camera numero 2; vale il viaggio!

Rilassati nella Flower spa del villaggio Baite Rosa

Biosauna, massaggi e docce emozionali nella piccola Flower spa del villaggio Baite Rosa sono il plus che cerchi per la tua remise en forme.

Compra il libro Alagna Valsesia. Censimento delle antiche case in legno di Alrialdo Daverio

e conosci l’architettura di Alagna e il suo autore. Daverio è stato il primo a lanciare un appello affinché venissero salvate le superstiti testimonianze di quel miracolo costruttivo, che fa del paesaggio umano di Alagna, un patrimonio da conservare gelosamente. La colonia tedesca di Alagna ci ha lasciato un'eccezionale testimonianza di armonia nell'architettura delle case di legno e nei molti villaggi che compongono questa comunità. Il libro è una ricognizione delle case in legno di Alagna, raggruppate per area, fotografate e brevemente descritte.

Cammina tra le frazioni della Valle Vogna

Una valle selvaggia e aspra in alcuni tratti, ma coltivata e fascinosa per i molti villaggi walser, è un luogo ricco di contrasti e seduzione. Passeggiare in valle Vogna ti proietta in una dimensione antica, dove il tempo è sospeso ed è il ritmo lento della natura il signore del luogo; fatti accompagnare da una guida che ti introduca ai suoi segreti.

L’offerta turistica può essere coerente con i principi della green economy e del turismo responsabile?
Ad Alagna Walser Green Paradise siamo certi di si.

Aria pulita, cibo sano, paesaggio curato, economia senza sprechi e amore per il territorio sono il nostro progetto quotidiano, per garantire lo sviluppo sostenibile del nostro paese.


Tutti i motivi che ti spiegano perché chiamiamo Alagna è Walser Green Paradise

l) il piano regolatore prevede zero consumo di nuovo suolo: non abbiamo nuove edificazioni previste perché riteniamo Alagna sia perfetta così: armonica nel suo equilibrio di prati, boschi e case, che hanno attraversato i secoli.
2) Alagna produce da sé la sua energia elettrica; abbiamo due turbine e investiamo sul turbinare degli acquedotti. Il fabbisogno degli impianti funiviari e del consumo elettrico è garantito con la produzione estiva e produciamo più energia di quanta ne consumiamo
3) Alagna certifica la qualità dei prodotti tipici locali marchiandoli Deco (Denominazione comunale di Origine). Quando scegli i formaggi, i salumi o il burro marchiati Deco, sei certo che sono prodotti da animali nati e cresciuti all’aria aperta nei pascoli sotto il monte Rosa e che la loro qualità è massima.
4) Entro il 2023 Alagna sarà plastic free. Stiamo progressivamente abolendo le bottiglie  di plastica, garantendo la potabilità dell’acqua del monte Rosa nei ristoranti, nei bar e nei punti vendita, mediante dispenser distribuiti sul territorio, dove potrai ricaricare la tua borraccia con e senza gas.
5) Abbiamo ampliato i parcheggi all’ingresso del paese e limitato l’ingresso alle vetture, per assicurare il giusto equilibrio tra necessità, armonia del paesaggio e qualità della vita.
6) Abbiamo acquistato e bike, che sono noleggiate a prezzi calmierati, presso il Base Camp alla partenza degli impianti, per dare a tutti la possibilità di fare spostamenti comodi e veloci ma green e integrati in una economia sostenibile
7) Abbiamo aperto un centro medico con notevole qualità di servizi, perché siamo consapevoli, che una destinazione è green solo se assicura una elevata qualità di vita.
8) Controlliamo quotidianamente che la raccolta differenziata sia efficiente e il compostaggio diffuso.

Ad Alagna crediamo che la nostra comunità, da sempre abituata a vivere in simbiosi con la montagna, debba conciliare la forte spinta turistica con i principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, perché 900 anni di cultura Walser ci hanno insegnato che questa è la nostra anima, la nostra origine e il solo futuro possibile.

Approfondisci il progetto che abbiamo strutturato con l'Università di Torino 

L’inverno è alle porte: se per te che mi leggi, sci alpinismo e freeride sono un pensiero dominante, se la sera ti addormenti cercando sul cellulare suggerimenti e consigli per trovare la gita dei tuoi sogni e la mattina fai colazione contando il dislivello tra cima e fondovalle, sei atterrato nel posto giusto! sci alpinismo

Le tre valli del Monte Rosa (la Valsesia con Alagna, la Valle del Lys con Gressoney e la val d’Ayas con Champoluc) saranno la tua prossima destinazione per almeno 5 ragioni:

Quali sono i percorsi di sci alpinismo più conosciuti?

Il giro di Zermatt: il periplo attorno al Monte Rosa che in 4 giorni tocca Alagna, Zermatt, Champoluc e Gressoney
La piramide Vincent: la gita con la vista più spettacolare sul versante orientale del monte Rosa e una discesa con il sole in faccia!
La val d’Otro: se uscire dai luoghi comuni è la tua filosofia di vita, lo sci alpinismo nella magica val’Otro è l'esperienza, che non ti aspetti.
La capanna Margherita: la salita più ambita per gli appassionati di montagna; in ambiente invernale è semplicemente magnifica
Il Castore: la discesa su pendii perfetti con i 4000 delle Alpi tutti in vista.

Ma quali sono le gite che le guide del Monte Rosa sognano?

Abbiamo voluto farti un regalo; ne abbiamo intervistate alcune, chiedendo loro: quale è la tua gita del cuore, quella che sogni fin dall’inizio dell’autunno e attendi con apprensione, aspettando le condizioni perfette?

Andrea Tamilla di Alagna ci ha raccontato  che la sua discesa del cuore è il Passo della Coppa. Perché? Ha tutti gli elementi, che per lui, la gita perfetta deve avere: un lago gelato, ampi pendii dove sbizzarrirsi con inversioni e tecnica, una vista magnifica sulla val d’Otro, che per Andrea è la più bella di Alagna; una discesa di gran respiro con finale souvage! Andrea dice che è la gita perfetta, per chi, come lui, si sente scialpinista innanzitutto, ma apprezza la lunghezza delle discese, che con un dislivello accettabile sono raggiungibili dagli impianti del comprensorio.

Ioris Turini di Gressoney ha sogni ambiziosi: punta alla sella tra i due Lyskamm, per poi proseguire verso la cresta del Naso fino alle sorgenti del Lys. Ioris sa, che salire con gli sci sulla cresta dei Lyskamm non sarà facile, ma quando metterà le punte in giù, la sua avventura sarà unica. Sogna questa discesa perché è un mix armonico di solitudine e avventura, preparazione e intuito. Devi essere molto esperto per rincorrere i sogni di Ioris, ma lo puoi contattare se ti ci vuoi confrontare. Il cuore di Ioris batte anche per un discesa più magically wild: il passo dell’Uomo Storto. Il motivo? Scialpinismo allo stato puro: pendii assolati, terreno vario, ripidi canali, che si alternano a vallette sinuose e la stradina di Gender, densa di poesia, che evoca storie di vita e avventure.

Andrea Degasparis di Alagna non ha dubbi: Otro! Dalla coppa o dai canali di Granus. Per lui questa gita è: “un viaggio selvaggio nel mio territorio…ci son nato e la mia famiglia è lì da generazioni…stambecchi camosci e pernici in lontananza… la fiabesca piana di Gender…e l’arrivo ad Alagna da un punto di vista differente, senza mezzi e solo le gambe; un lungo viaggio nella natura”.

Che dire? La val d’Otro è nel cuore delle guide del monte Rosa!

Di opinione diversa è Alberto Zucchetti. Per lui la gita dei sogni è il colle del Lys per scendere nel ghiacciaio del Grenz. L’ambiente wild d’alta montagna e la discesa lunghissima, circondati dalle cime più belle del Vallese, sono il suo obiettivo.

Stesso obiettivo ha Teodoro Bizzocchi. Per lui il ghiacciaio del Grenz è un ambiente fiabesco ma maledettamente "in fuga" dove l'uomo non serve, anzi! Teo quando pensa a questa discesa ha solo tre aggettivi in testa: grandiosa, surreale ed effimera.

Se lo sci alpinismo è la tua filosofia di vita, il monte Rosa è senza dubbio la tua destinazione.

Sapevi che sul Monte Rosa si svolgono alcune tra le gare di sci alpinimo più ambite?

Il Trofeo Mezzalama: la prova di scialpinismo più alta delle Alpi che supera la vetta del Castore (m 4226) e il Passo del Naso dei Lyskamm (m 4150).
La MonterosaSkiAlp: la gara di sci alpinismo notturna disegnata tra le valli d’Ayas e Gressoney sulle piste del comprensorio Monterosa Ski

Leggi i consigli delle guide del Monte Rosa sullo sci Alpinismo

Alagna e Gressoney sono un mito nella testa dei rider, che vivono lo sci come esperienza fuori dalle piste battute. La stazione di Indren, a 3260 m è la porta d’accesso al Monte Rosa e propone avventure senza confini, che non tengono conto dei km di piste battute ma degli ettari di pendii vergini, che la seconda montagna d’Europa offre generosa.

Quali sono le discese cult tra Alagna e Gressoney?

Posso farti un elenco di nomi: la Bettolina, la Malfatta, la Vittoria, la Salza, lo Stolemberg ed elencarti nomi di canali ripidi e sorprendenti come il canale delle Miniere o il D’Ize-chetti (spesso storpiato in Giachetti), il Liekke Shlof e il canale dell’Aquila, che sono appellativi noti nell’immaginario di ciascun freerider.
Ma non è questo l’approccio giusto per progettare la tua vacanza di freeride.

una giornata di freeride perfetta

Come organizzare una giornata di sci furoripista?

Cogli l’attimo, scegliendo il tuo obiettivo tra quelli che la montagna ti propone il giorno in cui sarai sul Monte Rosa.
Se pensi al Monte Rosa come a un immenso parco giochi, dove confrontarti con te stesso, con la natura e  la libertà condivisa, devi avere orizzonti ampi:
Non scegliere un percorso: organizza la tua vacanza e quando sarai nelle valli del Monte Rosa, trova la tua discesa valutando con umiltà il meteo, la stagione e le temperature. L’esposizione di un canale ne determina il tipo di neve, così come il vento, il freddo o una nevicata improvvisa, modellano i pendii.
Non fissarti su una discesa; la Malfatta può essere una discesa spaventosa con neve ventata e il canale Miniere è niente, se la neve è compatta o crostosa.
La giornata di freeride tra Alagna e Gressoney è perfetta se impari a respirare con il ritmo lento della montagna che stai sciando, ascoltando i suoi sussurri e facendo tuoi i suoi consigli.

Se non sei pronto per fare da solo?

Affidati alle guide del Monte Rosa. Sono ragazzi con la tua stessa passione, nati tra queste valli, che conoscono la loro montagna a menadito; le guide del Monte Rosa e il Monte Rosa si capiscono con uno sguardo, perchè la loro è una storia d'amore, che dura nel tempo!

Come si definisce una giornata perfetta di freeride tra Alagna e Gressoney?

Siamo abitati a usare frasi epiche per definire una discesa nella polvere ma una giornata di freeride perfetta noi crediamo sia una avventura nel posto giusto, al momento giusto condivisa con le persone giuste!

Suggerimenti per la tua vacanza di freeride su Monte Rosa

Una giornata di freeride
Freeride nel fine settimana
Settimana di sci fuoripista
Giro del Monte Rosa

La gioia di salire con gli sci in un ambiente di bellezza immane ridimensiona i momenti bui della vita;  se cerchi consigli sullo sci alpinismo delle guide del Monte Rosa, continua a leggere.

Si può riassumere così il concetto di sci alpinismo?

Sono il silenzio, i pendii bianchi, la musica del tuo respiro oppure il gesto sportivo le motivazioni, che ti spingono a mettere le pelli agli sci e puntare a una cima?
O forse gli amici, la convivialità delle soste oppure la solitudine o la consapevolezza di essere un nulla rispetto al tutto del creato?

Ma tu che mi leggi e non hai mai fatto sci alpinismo sul Monte Rosa

Al di là della retorica, che magari ti ha incuriosito, sai cosa è questo sport che ogni giorno diventa più popolare?
Potrei dirti che è uno sci libero senza usare gli impianti, fuori dai percorsi battuti, con gli sci come solo strumento per spostarsi.
Uno sport per tutti? certo; per tutti i curiosi, i sognatori e gli entusiasti, che sanno già sciare in pista e che non hanno paura di impegnarsi e trovare in se stessi risorse nuove. Se hai pensato che lo scialpinismo sia solo fatica e una discesa su neve gelata, stai sbagliando. Segui i consigli di sci alpinismo delle guide del Monte Rosa e saprai che è gioia!

I consigli sullo sci alpinismo delle guide del Monte Rosa per scegliere la tua gita con consapevolezza

Hai dubbi? Scrivici! Sapremo consigliarti e insegnarti.

Oppure:

DAI UN'OCCHIATA ALLE ESPERIENZE DI SCI ALPINISMO SUL MONTE ROSA

Quali sono le gite di sci alpinismo più emozionanti sul Monte Rosa

Il colle di Zube
La gita che ti porta nella magica val'Otro, dove quadri di donne, uomini, animali e natura di una montagna vera si fondono in un connubio armonico. Una salita alla portata di tutti e una discesa dolce, che sapranno farti vivere storie di neve e di vita.
La valle perduta
Cerchi la polvere rosa? la leggenda racconta che questo è il posto dove trovarla! Un viaggio attraverso tutte le sfaccettature della montagna: garanzia di curve indimenticabili sui morbidi pendii modellati dal ghiacciaio del Lys prima e noi boschi di Gressoney poi,con l'emozione di provare una calata con imbragatura e sci ai piedi per entrare in un mondo sorprendente di grotte e torri di ghiaccio. Unametafora della natura. Un percorso nella leggenda Walser a tu per tu con sua maestà "Der gletscher", seguendo la sua "coda", attraversando letteralmente il suo "cuore" con la malinconica scoperta, che l'ambiente unico del ghiacciaio si sta realmente perdendo.
Scialpinismo al Castore
Scialpinismo d'alta montagna, che unisce sci e alpinismo classico; salire d'inverno il Castore passando dal suo versante Ovest è una gita fantastica: una ripida parete da salire con gli sci nello zaino, una aerea e panoramica cresta e la lunga e fantastica discesa fino a Staffal. Sicuramente uno degli itinerari invernali più meritevoli del Monte Rosa con Ottorino Mezzalama nel cuore.
I piani di Verra
Una salita che non può mancare nel curriculum di uno scialpinista; perché? nel cuore del meraviglioso Ghiacciaio di Verra, è un itinerario che tocca tutte e tre le valli del Monterosa tra boschi meravigliosi, stimolanti pendii e neve polverosa per l'esposizione a nord. L itinerario plasir, con una discesa tutta da scoprire verso il "Canton des Allemands", roccaforte dei Walser di Ayas.
Digressioni sulle tracce del trofeo Mezzalama
Tour sulle tracce del padre indiscusso dello scialpinismo, il bolognese Ottorino...come Alberto Tomba...capace di stupirci anche alla fine della carriera! Una traversata nel cuore del Monte Rosa che fra rivivere, tra ghiacciai e aria sottile, il vero spirito dello sci alpinismo, ripercorrendo con mente e cuore i passi dei pionieri della prima edizione della "Maratona Bianca" del 1935 . La salita al naso del Lyskamm (4080 m) ti regala la parete sud del Monte Rosa da un lato e la pianura Padana dall’altro. La discesa verso Alagna o Gressoney è straordinaria: pendii perfetti con mille varianti.

Come iniziare la tua storia con lo scialpinismo

  1. Zube: la gita per cominciare a fare sci alpinismo
  2. La piramide Vincent: la prima gita in quota
  3. La capanna Margherita: la gita quando sei certo di essere allenato

Leggi i consigli di sci alpinismo di Harvè Barmasse

Non sono un'alpinista

Mi piace camminare, ma solo se c’è il sole, la temperatura è mite e la fatica media. Però sono curiosa, mi piacciono le storie e leggo il giornale tutte le mattine. Quando l’8 agosto ho visto la notizia dell’inaugurazione del rinnovato rifugio Quintino Sella in una versione green e rispettosa dell’ambiente, ho approfondito per capire e ho deciso, che ci sarei andata. Che la scelta sia venuta per noia, curiosità o spirito eco non importa, il risultato è stato inaspettato e l’aspettativa di gran lunga superata. Leggendo delle meraviglie del rifugio Quintino Sella, ho imparato, che è base dell’ascensione al Castore, uno dei 4000 più accessibili del Monte Rosa. Per me, che conoscevo Castore solo come figlio mortale di Leda, progenie di Tindaro nato con l’immortale Polluce in un vortice di gossip mitologico, la montagna era solo un nome tra i tanti.

Una salita per molti con le guide di Alagna o Gressoney

Essendo un 4000 alla portata di molti, ma non per inesperti, ho deciso di prenotare una guida del monte Rosa per guardare Castore da una prospettiva diversa; il mito mi lusinga da sempre ma quest'estate ho bisogno di un bagno di realtà! Arrivare al rifugio Quintino Sella è stato semplice, 3 ore di sentiero con una via attrezzata finale, che qualche brivido me lo ha regalato ma che ho affrontato chiacchierando fitto con la guida, che mi ha sopportata con pazienza.

La notte in rifugio è stata facile

Il  Quintino Sella al Felik è proprio come avevo letto sul giornale: accogliente, caldo, innovativo, con una sala magnifica: me lo sono vissuto senza pensieri, con qualche birra e tante chiacchiere, come ci si può immaginare una sera in rifugio; non mi sono accorta di essere a 3585 m.

La salita al Castore non si improvvisa

La mattina successiva Andrea, la guida che si è presa cura della mio sprovveduto entusiasmo, mi ha fatta alzare alle 4! In 3 ore eravamo in cima al Castore e sono state ore, che non dimenticherò. Ho imparato a non impigliarmi i ramponi nelle ghette, a tenere la piccozza dalla parte giusta e ho lasciato fluire i miei pensieri migliori. Non posso dire di non aver fatto fatica, ma è stato un impegno equilibrato, ripagato da emozioni forti. Ho spiato dall’alto Gressoney addormentata, ho respirato l’alba arancione davanti ai Lyskamm, strizzando gli occhi per vedere le luci della Capanna Gnifetti. E infine sono sbucata su una cresta affilata, che mi ha spaventata un po’ ma che Andrea mi ha insegnato a governare con la leggerezza di una professionalità acquisita. E quando sono arrivata in vetta avevo attorno a me il Cervino, il Gran Paradiso, il monte Bianco, il Monviso e ho avuto coscienza di quanto sono piccola ma fortunata.

Vuoi info su prezzi e programma di una salita al Castore? Approfondisci qui 

Se stai cercando prodotti realmente locali, scegli quelli marchiati De.CO!
L’acronimo ti lascia perplesso? Ti svelo l’arcano, significa prodotto di denominazione Comunale di Origine. Cosa ti garantisce un prodotto De.Co? Sicuramente un prodotto genuino e tradizionale
ma anche una filosofia di vita:
1) sono prodotti di animali allevati nei pascoli di Alagna
2) riconoscono il valore di uno sviluppo sostenibile
3) hanno controlli rigorosi
4) contribuiscono alla gestione del territorio

cosa fare per essere certi di comprare un prodotto genuino fatto ad Alagna?

Controlla l’etichetta! I prodotti De.Co sono avvolti nella velina che li identifica.
Impara a riconoscerla

Quali sono i Prodotti De.Co?

Il Walsechäis
Formaggio della tradizione Walser alagnese, che si tramanda di generazione in generazione. E’ prodotto solo nei mesi estivi quando le vacche si alimentano nei prati e negli alpeggi sotto in monte Rosa oppure in autunno quando si nutrono del fieno prodotto durante l’estate.
Il Walsechäis può essere di capra (Gaissu Walsechäis) o di vacca (Chua Walsechäis).

Il Chuawurst
Salame prodotto con vacche che hanno trascorso l’intera vita nei pascoli sotto il monte Rosa. Stagionati e affumicati con ginepro e arbusti locali, sono salami di lunga stagionatura, compatti e asciutti.

Il Gaissuwurst
Salame di capra prodotto con animali che sono nati e cresciuti nei pascoli del monte Rosa. Più o meno duro a seconda della stagionatura, il Gaissuwurst, più magro rispetto ai salami di vacca, è affumicato e aromatzzato al ginepro.

Der Anchu ovvero il burro dei pastori
E’ il burro di pura panna fresca proveniente da latte di vacche al pascolo. Si presenta con pasta gialla, sapore delicato e aromatico e in bocca è cremoso e avvolgente.

Walsechäis, Chuawurst, Anchu e Gaisswurst sono prodotti De.Co. Chiedili nei ristoranti di Alagna o direttamente dai produttori!
Le Aziende Agricole che producono formaggi e salumi De.Co sono identificate dal marchio 

A settembre è in arrivo il progetto del FAI per la riqualificazione delle baite della Scarpia: un progetto importante, che darà una collocazione adeguata ai beni lasciati dall’ingegner Arialdo ormai 30 anni fa all’associazione culturale di Alagna.

Integre nell’architettura Walser del XVII secolo, le Baite Daverio di Otro, sono un patrimonio da tutelare e valorizzare in quanto testimonianza diretta della cultura, che caratterizza la storia e l’identità unica ed eccezionale di questo territorio. Grazie all’accordo con il FAI, le Baite Daverio saranno restaurate e recuperate nelle funzioni storiche e tradizionali, e diverranno sede di un racconto tangibile e accessibile a tutti incentrato sulla civiltà millenaria che ha popolato queste valli.

Gli spazi saranno riallestiti con arredi e oggetti che testimoniano e riflettono la vita quotidiana, la cultura e la tradizione, per offrire al pubblico l’esperienza di una visita inedita, coinvolgente e istruttiva, in una tipica baita Walser d’alta quota.  Le baite torneranno ad essere un luogo vivo, abitato e produttivo, che mira a riportare in vita, nel solco della tradizione ma in chiave di sostenibilità contemporanea, agricoltura e allevamento, che i Walser seppero coniugare in un armonico equilibrio tra uomo, natura e paesaggio.

L’impegno del FAI ad Alagna si iscrive in una nuova impresa a lungo termine: il Progetto Alpe. L’Italia sopra i 600 metri, una campagna di sensibilizzazione e azione che porterà la Fondazione a intervenire in particolare su Beni situati nelle terre alte delle aree interne del Paese, che oggi soffrono una crisi demografica, sociale ed economica, ma che custodiscono intatto un capitale storico e naturale, culturale e paesaggistico, e soprattutto umano, fondamentale per il futuro dell’Italia.

Per Unione Alagnese, arrivare ad un accordo con il Fai è stato un lavoro lungo ma una scelta felice e fortemente voluta, poiché intimamente connessa alla volontà del donatore.

Daverio è stato una persona incredibile: ingegnere, appassionato di architettura alpina, mecenate, spirito libero, uomo di grandissima cultura.
Donando i suoi beni ha lasciato ad Unione Alagnese un compito non facile perché ha chiesto all’associazione di transitare alle generazione future il suo patrimonio, per educare e dare coscienza agli abitanti della montagna del valore dell’architettura walser e dell'importanza della cultura alpina.  “Daverio ci ha fatti tutti più ricchi” dice Anna Gualdi, presidente dell’Unione Alagnese, “non solo perché ha dato un valore economico alle nostre case ma soprattutto perché ci ha insegnato ad avere stima del nostro passato e a credere nel nostro futuro”.

Date queste premesse, il FAI, con la sua opera capillare di rivalutazione e promozione del patrimonio artistico e culturale italiano, non poteva non essere il partner ideale per un’operazione tanto importante per Alagna.
Il Fai ci regala ogni giorno la possibilità di diventare tutti mecenati di luoghi speciali, proprio come Daverio ha saputo fare con Alagna e ci dà gli strumenti affinché il nostro impegno possa tramandare tutto ciò alle generazioni. Sembra di sentir parlare Daverio: conservazione per il futuro, educazione e amore per il nostro passato. L’accordo non poteva essere più felice.

Ti abbiamo fatto venire  una incredibile voglia di andare a Otro a vedere iniziare i lavori?

A Otro puoi alloggiare al Rifugio Zar Senni, in frazione Follu, abiente rustico ma gestito con amore da Ivana. Puoi prenotare un appartamento a Zam Hus, a Feglierec, dove Giulia ti accoglie sempre con frizzante sorriso. Oppure chiedi del Baitello dei Tre Alberi Liberi alla Scarpia. Un consiglio: chiedi ad Elena, la padrona di casa di farti trovare in camera le sue crostatine di albicocche. Non vorrai più andare via

 

 

L’Ospizio Sottile e la storia dell'uomo che sapeva distinguere le api di Gressoney da quelle di Alagna

Che tu sia in vacanza ad Alagna o a Gressoney, l’ospizio Sottile non deve mancare nella tua lista delle mete imprescindibili!

Collocato a 2480 metri  sul colle di Valdobbia, confine tra Piemonte e Valle d’Aosta,  è luogo ricco di fascino, storie  e accoglienza dal 1823, anno in cui fu aperto.
La strada che percorrerai per raggiungere il rifugio è la Grande Strada d’Aosta, conosciuta anche come via Regia, che collegava il ducato di Milano con Aosta e i valichi del  piccolo e gran San Bernardo.

Quando camminerai in questi luoghi silenziosi, se saprai ascoltare, può essere che tu possa cogliere i pensieri di chi ha calpestato quel sentiero prima di te, vite parallele alla tua, che non hai incrociate per pochi secoli, ma che ti sono passate accanto. A me capita di pensare alla coppia di sposi che morì al passo pochi giorni prima di Natale del 1820, persone di cui si sono persi nomi e storia ma che fecero sognare al canonico Sottile un ospizio in quel luogo, per proteggere i viandanti. Ci vogliono sempre dolori e sognatori per realizzare l’impossibile e fu così che Nicolao Sottile di Rossa fece costruire in 3 anni un rifugio sul colle e lo dotò di una rendita per pagar il custode, che vi risiedeva tutto l’anno; un autogrill d’altri tempi, su un’autostrada del passato.

La costruzione è molto fascinosa; austera e intima, è passata indenne attraverso i secoli. Ha camere accoglienti, una piccola chiesa, una saletta quieta e una sala da ballo. Ha conosciuto solitudine, grandi feste, racconti, canti, cene e confessioni; è così piena di vita che merita anche la tua di traccia.

La mia te la racconto: quando ero una bambina di 9 anni andai con mio nonno al Sottile; ai tempi era custode Marino Carmellino, suo coetaneo e amico. Era una giornata grigia e me ne stavo in cucina, seduta al tavolo guardando il fuoco lampeggiare da un buco della stufa economica. Un’ape, forse in cerca di caldo, cominciò a ronzarmi attorno. Infastidita, dissi al custode: signor Marino, c’è un’ape che mi ronza attorno, cosa faccio? Lui, che era persona oltremodo pacata, senza dire nulla, lentamente prese l’ape nel pugno e mi rispose: andiamo a portarla fuori.
Così siamo usciti in piazzetta, lui senza far scappare l’ape ha guardato dentro al pugno, ha poi guardato me e ha detto: non è una delle mie, bisogna rimandarla a Gressoney e l’ha liberata sulla valle del Lys.  Devo aver sgranato gli occhi così tanto, che lui accarezzandomi la testa, ha riso.

Il modo migliore per godere dell’Ospizio Sottile è raggiungerlo dalla Valle Vogna, sul versante di Alagna dove il sentiero è più morbido e scendere a Gressoney  dove il sentiero è più ripido ma sorprendente quando d’improvviso si affaccia sopra il paese e in lontananza vedi Castel Savoia.
Sia che tu sia in vacanza ad Alagna o a Gressoney prendi in considerazione di fare un giro ad anello. Se parti da Gressoney puoi usare gli impianti del Monterosaski per raggiungere Alagna, se parti da Alagna potrai dormire a La Trinitè e rientrare dal col d’Olen o Zube il giorno dopo
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Coordinate geografiche Ospizio Sottile:

Gps: 45°47'18''N - 7°51'56''E​

Wgs: 45.788442 Lat. - 7.865804 Lon

I sentieri per arrivare all'Ospizio Sottile:

Da Alagna  (Val Vogna) Segnavia 1, Partenza: S. Antonio (1381 metri), dislivello: 1099 metri, tempo di percorrenza: 3 h circa, difficoltà: E

Da Gressoney Segnavia 11, Partenza: Gressoney S. Jean (1385 metri), dislivello: 1100 metri, tempo di percorrenza: 3 h circa, difficoltà: E

Da Gressoney Saint Jean a pochi passi dal sentiero c’è la fermata della navetta per gli impianti di Staffal con passaggi orari.
Da Alagna c’è un servizio navetta per la Valle Vogna a chiamata, attivo nel mese di agosto

Eccoci, si parte!

Il bianco della neve ha lasciato posto al verde dell’erba e alla ricca vegetazione montana, la fauna si muove più comoda e si mostra ai primi trekkers.

Noi ci stiamo preparando e seguiamo il risveglio della natura!

Come sarà l’estate 2021? Sarà un’estate di entusiasmo, voglia di accoglierti e goderci insieme la ripartenza in sicurezza.

Sono state riposizionati tavoli e panche delle aree pic nic sparse sul territorio: nel Parco Naturale, nella valle d’Otro, in Val Vogna, per godersi un pranzo o una sosta in totale armonia con la natura. Chiedi all’Ufficio informazioni la mappa o scaricatela qui.

Il 29, 30 maggio e 2 giugno apriranno gli impianti di risalita che dal 11 giugno rimarranno aperti in modo continuativo fino al 19 settembre. L'appuntamento estivo più atteso che da il via alle salite ai ghiacciai del monte Rosa e ai rifugi in quota, facilita i collegamenti intervallivi a piedi o in bicicletta con Gressoney e regala panorami unici al mondo! Guarda i prezzi e gli orari qui

Nel frattempo hanno riaperto per i fine settimana alcuni rifugi e ristori: Zar Senni, Pastore, Crespi Calderini, La Baita

Protagonista del mese di giugno sarà la Monte Rosa Skymarathon l'evento internazionale di grande richiamo che porterà ad Alagnarunner da tutto il mondo.

Per tutti gli innamorati di Val Vogna e del Parco Naturale, le navette saranno attive dai fine settimana giugno per poi intensificare il servizio dal mese di luglio in poi. Quella della tratta Wold - Acqua bianca partirà dal  fine settimana del 28, 29 maggio con orario 8 - 17,30. Vedi qui le corse per i mesi di maggio e giugno 

Intanto il Museo Walser ha aperto le porte sabato 8 maggio e sarà aperto tutti i fine settimana di maggio e giugno per rimanere poi aperto in modo continuativo a luglio e agosto. Il calendario eventi del museo si fa ricco e prevede appuntamenti notturni con illuminazione a lanterne, teatro e visite guidate.

Tornano per tutta l'estate gli appuntamenti organizzati da Unione Alagnese " Voci nel Vespro" cui aggiungerà quest'anno Caffè ‘900 (visite guidate teatralizzate) oltre alle aperture straordinarie di cappelle ed oratori frazionali, mostrati con orgoglio nel corso di visite guidate dedicate.  A giugno poi ogni domenica partiranno dall'ufficio turistico trekking di media difficolta sui percorsi ecomuseali, accompagnati da una guida turistica ed escursionistica ambientale.

L’Associazione Presmell per l'estate 2021 propone invece corsi di tintura naturale, tessitura, feltritura, una fiera legata al riutilizzo della lana e della canapa e l’attesa presentazione della Candidatura Walser all’UNESCO.

Immancabili in calendario le degustazioni ai piedi dei ghiacciai “Sapori d’alta quota” già fissati nelle date di: 25 luglio, 22 agosto, 5 settembre.

La Pro Loco Riva Valdobbia è tornata attiva dopo una sosta forzata e sta preparando molte sorprese: miacciate, mercatino artigianale in Val Vogna, “La merenda del pastore” e “Il tè della Regina”. Curiosi?

Vi terremo aggiornati su tutto

…..quindi noi siam pronti e voi?

 

"Cari sciatori,

pur mantenendo il beneficio del dubbio che speriamo il Governo ci possa risolvere nella serata odierna, possiamo finalmente comunicarvi le date di apertura che abbiamo programmato per le nostre stazioni.

Precisiamo che quanto stiamo per comunicare sarà valido solo se le vigenti e le prossime disposizioni di legge in materia di prevenzione della diffusione del COVID-19 lo consentiranno e sintanto che la Regione Piemonte rimarrà “zona gialla”.

Gli impianti di Alagna e dell'Alpe di Mera apriranno a partire da lunedì 15 febbraio 2021 e più precisamente: 

Alagna dalle 8.00 alle 17.00  
Alpe di Mera dalle 9.00 alle 17.00

Saranno esclusi dall'apertura i seguenti impianti e piste:

ad Alagna: seggiovia Bocchetta, piste Mullero e Mullero Competition e l'intera area del Wold
all'Alpe di Mera: skilift Campo.

Con prossima comunicazione vi daremo aggiornamenti in merito all'apertura prevista per questigli impianti qui citati.

In Valle d'Aosta impianti e piste apriranno a partire da giovedì 18 febbraio 2021. Pertanto, il collegamento con Gressoney e gli altri impianti del comprensorio Monterosa Ski saranno chiusi durante le giornate del 15, 16 e 17 febbraio 2021.  Sarà possibile sciare sulle piste di Alagna fino al Passo dei Salati, con divieto assoluto di sconfinamento sulle vallate valdostane.

Alla luce della probabile proroga del divieto di spostamento fra le Regioni siamo altresì in attesa di conoscere le regole che ci saranno imposte per l’eventuale fruizione “sci ai piedi” dell’intero comprensorio; di questo vi daremo notizia appena possibile.

Gli sportelli di Alagna e di Scopello saranno aperti sabato 13 e domenica 14 febbraio 2021 dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00 per informazioni.  

A partire dal 15.02.2021 saranno aperti tutti i giorni per informazioni, assistenza al cliente nella procedura di acquisto online e per l’ acquisto skipass per alcune categorie di utenti.

A partire dal 15.02.2021 e con le stesse modalità sarà aperto anche lo sportello della biglietteria Trogo  all’Alpe di Mera.

Tutti gli skipass saranno acquistabili solo dal  negozio web di Monterosa 2000, con la sola eccezione delle seguenti categorie di utenza:  

e dei possessori di Teleskipass

Vi chiediamo, per una corretta fruizione e in ottemperanza alle norme emanate dal CTS, di raggiungere gli impianti solo dopo aver verificato la disponibilità residua di posti per la giornata desiderata e dopo aver acquistato il vostro skipass online.  

Tutte le indicazioni per l'acquisto online sono disponibili per voi a questa pagina per Alpe di Mera, a questa pagina per Alagna e per entrambe sul nostro sito www.visitmonterosa.com.

Gli skipass saranno acquistabili, con indicazione del numero di posti disponibili per ciascuna giornata, a partire dalle giornate di sabato e domenica.

I clienti in possesso di  Teleskipass  potranno utilizzarlo senza prenotazione già a partire da lunedì 15 febbraio. Chiediamo tuttavia ai possessori di verificare attentamente che la carta di credito inserita sia in corso di validità, per evitare malfunzionamenti e conseguenti assembramenti.

Dal giorno 18 febbraio tutti i possessori di Teleskipass dovranno prenotare il proprio accesso. Saranno rese note nei prossimi giorni le modalità e le istruzioni.

Ad Alagna un servizio navetta sarà attivo lungo la tratta parcheggio Michob (prima della rotonda posta all'ingresso del paese)-Palazzetto-Chiesa con orario 7.30-11.30 e 14.00-17.30. Presso le fermate saranno apposte paline e cartelli informativi. Vi ricordiamo che la capienza è ridotta al 50% dalle disposizioni anti COVID-19 che regolano l'accesso ai mezzi di trasporto.

L’utilizzo degli autobus navetta e l'accesso agli impianti di risalita è soggetto al rispetto delle norme anti contagio che afferiscono alla responsabilità personale del singolo individuo.  

Richiamiamo in particolare che:

Nei prossimi giorni saremo presenti per qualsiasi necessità, ma vi chiediamo di verificare tutti gli aggiornamenti sulle aperture sui nostri siti, per permetterci di dare a tutti la necessaria assistenza.

Vi chiediamo di rispettarle sempre, la vostra collaborazione sarà preziosa per riprendere al meglio la nostra attività, e per continuare a godere delle giornate di sci che ci aspettano.  Il nostro staff fornirà aiuto e indicazioni per il rispetto delle regole, che troverete esposte nelle stazioni e sugli impianti e che saranno divulgate con tutti i nostri mezzi di comunicazione.

Vi aspettiamo!

Un metro di neve e in paese torna il sorriso. La nevicata abbondante di questi giorni ci ha fatto ripartire alla grande e anche se la stagione imminente si presenta diversa dal consueto, Alagna tutta bianca e silenziosa, ve lo raccontiamo con orgoglio, è bellissima. Noi siamo pronti a ripartire. Vuoi conoscere le nostre novità?

L'ufficio turistico è aperto ma puoi scriverci ad info@alagna.it e sarà nostra cura darti tutte le info che ti servono.

La pista di fondo è aperta da domenica 13 dicembre, 10 km vista Monterosa sono un obiettivo prioritario per noi.

Abbiamo selezionato 5 aree bob e slittino così da far felici i più piccoli e, perché no, i bambini che vivono sempre dentro a tutti noi . Puoi scaricarle qui, così potrai scegliere al meglio la tua area gioco.

La pista di pattinaggio, opportunamente sanificata e con ingressi contingentati, è aperta.

Abbiamo pensato di dedicare ai ciaspolatori alle prime armi una pista battuta in Valle Vogna e abbiamo pronta per i più esperti la mappa delle aree con difficoltà alla portata di molti. Organizziamo piccoli gruppi di ciaspolatori che preferiscono conoscere il silenzio dei boschi in compagnia di un accompagnatore, per confrontarsi con la montagna vera, senza paura di essere inesperti.

Siamo pronti anche con le gite in MTB in luoghi accessibili e fruibili anche in inverno.

Se hai pensato a vacanze senza sci, ti sbagli: lo sci alpinismo con le guide di Alagna è un'alternativa verace, che riserverà sorprese dimenticate e le lezioni di sicurezza in montagna potrebbero essere una scommessa non prevista.

Le aziende agricole del territorio hanno la cantina piena di ottimi formaggi e una passeggiata nelle frazioni innevate per raggiungere i punti vendita è un must in ogni stagione!

Ti preoccupa sapere che i ristoranti di Alagna saranno chiusi la sera? Sappi che i locali aperti hanno un adeguato servizio a domicilio e potrai prenotare la tua cena direttamente on line, per poterla avere a casa in pochi clik.

Alagna ha una storia millenaria e una tradizione per l'ospitalità che attraversa 2 secoli. Insieme alle tante limitazioni di questo periodo, nuove opportunità si fanno avanti e pensiamo che scoprire una Alagna autentica e silenziosa possa essere una vera sorpresa per questa 2021 da scoprire.

Come comportarsi nelle vacanze di Natale?

 

L'esperienza di un piccolo borgo alpino che ha saputo trasformarsi, riadattando i sui servizi sanitari alle esigenze emergenziali Covid in un territorio rurale ad oltre 50 km dall'ospedale più vicino, azzerando le ospedalizzazioni e garantendo un servizio tamponi rapido, privo di attese.
Alagna Valsesia è un piccolo comune posto a 1200 m ai piedi della seconda montagna più alta d'Europa, il Monte Rosa. Qui, nell'estate 2020 il Comune aveva inaugurato un piccolo ma innovativo centro medico, collaborando con l'ASL 11 di Vercelli nell'organizzazione di servizi sanitari di base sia per la comunità locale che per i turisti che frequentano l'Alta Valsesia in estate ed in inverno.
L'ospedaletto è presidiato da due infermieri IFEL che garantiscono assistenza in loco alle persone che necessitano di cure e medicazioni, prelievi ematici, analisi della pressione, analisi dell'elettrocardiogramma e altri piccoli controlli grazie alla connessione con gli ospedali di Vercelli e Borgosesia. Servizi che, senza il centro medico, avrebbero richiesto oltre 50 km di strada e un' ora di guida per raggiungere l'ospedale più vicino.
Garantire queste prestazioni sanitarie in area montana rurale e disagiata in questo periodo emergenziale ha permesso di tenere sotto stretto controllo tutte le persone più deboli, che sarebbero anche state soggette a rischi eccessivi nel trasferirsi verso le strutture ospedaliere per ottenere le medesime prestazioni.
Hot-spot dedicato all'esecuzione dei tamponi molecolari
Con l'acuirsi dell'emergenza Covid, il Comune di Alagna Valsesia, supportato dall'ASL 11 di Vercelli e dal  medico di medicina generale che opera sul territorio ha iniziato una rapida trasformazione del centro medico, adattandosi ad offrire nuove prestazioni strettamente connesse all'emergenza sanitaria e volte ad offrire un hot-spot dedicato all'esecuzione dei tamponi molecolari per i residenti dell'Alta Valsesia. L'organizzazione ha permesso a tutti i residenti del territorio di ricevere la prestazione con un'attesa mediamente inferiore a due giorni, sfruttando un drive-in privo di coda e a "misura d'uomo" ed alleggerendo la pressione sul punto tamponi dell'ospedale di Borgosesia.
Servizio di tamponi rapidi in accordo con il SISP a servizio dell'intero territorio dell'Unione Montana Valsesia
Il continuo aumento dei casi anche in alta Valsesia ha spinto il Comune di Alagna Valsesia ad acquistare 2000 tamponi rapidi per garantire un intervento immediato in caso di focolai sul territorio di competenza del Comune e dell'intera Unione Montana, permettendo una verifica quasi istantanea dei casi sospetti. La scelta ha offerto una risposta immediata all'inaspettata necessità di avviare una campagna di screening del personale operante nei servizi sociali dell'Unione Montana dei Comuni della Valsesia e finalizzata a garantire la negatività degli operatori OSS, delle assistenti sociali e del personale amministrativo dell'Ente a tutela delle persone assistite, spesso anziani.
Grazie alla struttura ed al personale ASL del Centro Medico, in meno di due giorni è altresì stato effettuato lo screening su tutte le persone anziane assistite dai servizi sociali, effettuando tamponi rapidi gratuiti al domicilio delle persone più fragili non solo ad Alagna e nella vallata principale, ma anche in Val Sermenza e in Val Mastallone.
Servizio di tamponi rapidi a prezzo calmierato per privati e imprese del territorio
A partire da venerdì 17 novembre inizierà anche un servizio di tamponi rapidi al prezzo convenzionato di 35 €. Il servizio nasce grazie alla collaborazione tra il comune di Alagna Valsesia che ha acquistato 2000 tamponi rapidi, la Farmacia Alta Valsesia che si è resa disponibile a gestire le prenotazioni ed il pagamento del servizio offerto, e il medico di base che certificherà l'esito dei tamponi effettuati.
I tamponi saranno effettuati nelle giornate di martedì e venerdi a partire dalle ore 17:30; la prenotazione è obbligatoria e dovrà avvenire contattando la Farmacia Alta Valsesia al numero telefonico 379.2169929 (whatsapp) o scrivendo una mail all'indirizzo tamponi@alpifarma.it. Il pagamento verrà effettuato presso la farmacia mentre il tampone verrà eseguito in drive-in nel piazzale antistante al centro medico.
L'obiettivo è quello di garantire una risposta immediata ed a prezzo equo per i privati e le imprese che sentono la necessità di verificare la propria negatività o la negatività dei propri lavoratori, al fine di non dover sospendere l'attività lavorativa o, più semplicemente, togliersi i dubbi in merito al proprio stato di salute. Tutti i dati dei test effettuati verranno inseriti nel portale nazionale ed eventuali casi di positività saranno segnalati alla ASL e potranno essere velocemente verificati con il tampone molecolare.
La collaborazione tra Comune di Alagna Valsesia e Azienda sanitaria locale: una scelta vincente per garantire servizi territoriali di qualità in area montana
Un'esperienza, quella di Alagna Valsesia, che dimostra come la presenza nei territori rurali di montagna di piccoli presidi medici sia fondamentale per dare risposte rapide e concrete alla popolazione anche in casi di emergenza come quello che stiamo vivendo.
L'esperienza di Alagna può diventare un "modello" di sanità territoriale snello, funzionale ed a basso costo per il SSN, ma capace di offrire servizi di alto livello anche a coloro che abitano distante dai centri urbani e dai presidi ospedalieri. La lungimiranza dell'ASL vercellese dapprima nell'istituzione del centro medico e successivamente nello sfruttare il presidio territoriale per l'emergenza COVID sta permettendo, fino ad ora, di offrire risposte immediate e di curare le persone da casa, limitando drasticamente gli accessi all'ospedale.
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Prenota con Monterosa Booking, chiama il numero 0163 1900925
Ufficio turistico di Alagna Valsesia
0163 922 988
ask@alagna.it

L’ufficio del turismo è aperto tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 12,30 e dalle 15 alle 17,30
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1 Gennaio - Chiuso tutto il giorno
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